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Il nemico della notte:

L'inquinamento luminoso

Ho realizzato questa pagina copiando e incollando da vari siti; spero che il tutto abbia un senso ...

Premessa

Ogni volta che una nuova luce si proietta verso l'alto, perdiamo un po' di cielo, e diventiamo un po' più soli senza le stelle che hanno accompagnato per millenni l'umanità.

Gli effetti ricadono sulle piante, sulle farfalle notturne, sugli antagonisti delle zanzare, sugli uccelli migratori, sui predatori notturni  sul nostro sistema nervoso.

da: http://www.nightwise.org/

L'illuminazione fuori controllo ed eccessiva all'aperto toglie la notte.
Spesso chiamata inquinamento luminoso, questa luce ribelle è comunemente vista come riverbero, diffusione (compresa luce trasgressive), e bagliore nel cielo.
Perché è importante?

 


Con l'implementazione di pratiche di illuminazione migliore:
- si risparmia denaro ed energia;
- migliora la sicurezza per automobilisti e pedoni;
- aumenta la sicurezza e il senso di benessere; migliora l'habitat degli animali;
- si mantiene la notte stellata;
- migliora la qualità della vita;
- diminuiscono le emissioni di gas serra che contribuiscono al riscaldamento globale.
Correggere l'impatto dell'inquinamento luminoso è spesso solo una questione di consapevolezza.

Si può aiutare a prevenire l'illuminazione esterna di interferire sul cielo di notte, puntando luci verso il basso, girando luci quando non in uso, mediante la copertura con schermi a protezione completa (full cut-off) delle fonti di luce esposte; evitando l'illuminazione eccessiva e nono necessaria. Con l'installazione di adattatori a a difesa del cielo. Siate orgogliosi nella conservazione del nostro patrimonio comune, perché siamo tutti responsabili della notte.

Fai che sia vera notte: caratteristiche del programma con due DVD di risorse per contribuire al cielo scuro

 Guarda www.LetThereBeNight.com/dvd.html.

 

Panorami notturni in città

L'International Dark-Sky Association definisce inquinamento luminoso "un qualsiasi effetto negativo della luce artificiale, incluso il  riverbero nel cielo, bagliori, luci incontrollate, luci incontrollate, visibilità diminuita di notte e spreco di energia." Mentre la luce di qualità negli esterni può dare benefici alla società, sotto sono mostrati alcuni riprese notturne in città.  (Vedere altri esempi sia di luci corrette sia di dannose.)

stop05223.JPG (23283 bytes) La luce diffusa, proveniente da lampioni stradali non schermati rende invisibili i due cartelli stradali in primo piano: Stop e "Traffico all'incrocio in movimento". Una delle ragioni più importanti per eliminare le luci diffuse è quello di migliorare la sicurezza dei pedoni e automobilisti.
04815.JPG (39838 bytes) Le luci intense provenienti da un parcheggio arrivano molto oltre i confini delle proprietà adiacenti. La fuoriuscita della luce è detta anche sconfinamento.
DSC07672.JPG (22727 bytes) wallpack07670.JPG (23364 bytes)

Tutti i vantaggi di luci attraenti schermate sulla facciata di un centro commerciale si perdono con il bagliore delle luci del un vicino parcheggio sulla strada laterale.

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A destra: L'inquinamento luminoso di tutta la regione altera il cielo notturno.
A sinistra: Anche in caso di interruzione di tensione a mezzanotte, con cielo coperto e luna nuova  - quando il cielo dovrebbe essere nero - l'inquinamento luminoso dalla vicina città prevale (stessa scena a destra).
fire04441.jpg (29192 bytes)    L'edificio dei vigili del fuoco ha luci sul muro che riversano riflessi passivi nelle case adiacenti e negli occhi dei conducenti sulla carreggiata.
fence04435.jpg (28418 bytes)   flagpole04438.jpg (29279 bytes)
A sinistra: Un residence è illuminato verso l'alto ovunque, anche lungo la recinzione in legno.
A destra: Gli alberi, li pennone e dintorni mostrano la quantità di luce dispersa verso l'alto nel cielo.
DSC07894.JPG (31112 bytes) La vistosa segnaletica lampeggiante ostruisce la vista a un incrocio, distrae l'attenzione dei conducenti, causa abbagliamento, e peggiora l'aspetto della comunità.

(Vedere altri esempi di lluminazione, sia di luci corrette sia di dannose, in tutta la città)

Programma "lascia che sia notte"

Lasci che sia notte è un programma i due parti nel quale gli studenti prima visitano un Planetario per sperimentare gli effetti dell'inquinamento luminoso.
Decidono se agire per affrontare il chiarore del cielo e le violazioni sulla luce artificiale, e se sì, come. In secondo luogo, gli studenti quantificano il bagliore cielo sopra la comunità, sia attraverso osservazioni visive e con il Quality Sky Meters portatile.
Gli studenti delle scuole medie e superiori partecipano alla caccia alle stelle di Orione come parte del programma Globe at Night. In classe interpretano i loro dati e discutono i vantaggi della tecnologia d'illuminazione e le decisioni comuni relative alla illuminazione esterna. Infine, i cittadini-scienziati condividono i risultati con la comunità. Nell'ambito dell'Anno Internazionale dell'Astronomia 2009, un team di studenti del distretto scolastico Penn Harris  Madison hanno costruito un modello in 3-D dei loro risultati con 35.000 blocchi LEGO ® in base alle osservazioni di 3.400 studenti. Vedi www.lettherebenight.com per i dettagli.

Esplorazione del cielo del National Park

http://www.planetary.org/explore/topics/how_it_works/planetary_analogs/parks.html

Il professore di astronomia Tyler Nordgren ha viaggiato in tutta l'America per esplorare le connessioni tra i Parchi Nazionali e le meraviglie della notte. Dopo aver visitato dodici parchi in dodici mesi, le osservazioni e foto straordinarie di Nordgren sono inseriti in Stelle sopra e sotto terra sul DVD "Let There Be Night".

La notte perduta

La perdita della notte in meno di un secolo e mezzo è evidentissima da queste illustrazioni delle stelle e della Via Lattea sopra Londra  e Parigi. Altro su: http://www.atlascoelestis.com/.  

A sinistra: http://www.atlascoelestis.com/22.htm
The Midnight Sky, London, 1869
, Edwin Dunkin. 

A destra: http://www.atlascoelestis.com/guil%2025.htm 
Le Ciel, Paris 1866, Amédée Guillemin.  

Lo spreco

In termini generali ...

http://www2.nature.nps.gov/air/lightscapes/lighting.cfm


"Per un attrezzatura tipica non schermata il 50% della luce si disperde verso l'alto. Questa è una dispersione diretta ed è la causa principale dell'inquinamento luminoso ...
La luce emessa orizzontalmente tende a creare aloni, che contrastano la luce produttiva. Una protezione schermata elimina la luce emessa verso l'alto e minimizza gli aloni, consentendo l'installazione di una lampada a potenza inferiore. Cortesia del U.S. National Park Service.

Caveat: La perdita totale di energia è più negativa di quanto appare.  Vedere la catena energetica Chain

Nel Manuale dell'inquinamento Luminoso, l'autore Kohei Narisada e Duco Schreuder concludono che la più grande sfida rientra negli di educatori. "Una mancanza di consapevolezza, piuttosto che la resistenza specifica, è generalmente il più grande problema nel controllare l'inquinamento luminoso."
Il modo migliore per migliorare la situazione ed i programmi educativi, asseriscono, per un cielo più scuro  è "più una questione di priorità di miglioramenti , piuttosto che di inventare nuovi strumenti."

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Da Da Wikipedia, l'enciclopedia libera

http://it.wikipedia.org/wiki/Inquinamento_luminoso

Inquinamento luminoso

Composizione di immagini satellitari della Terra di notte.
Fonte NASA

L'inquinamento luminoso è un'alterazione dei livelli di luce naturalmente presenti nell'ambiente notturno. Questa alterazione, più o meno elevata a seconda delle località, provoca danni di diversa natura: ambientali, culturali ed economici. La definizione legislativa più utilizzata (vedi sotto) lo qualifica come "ogni irradiazione di luce diretta al di fuori delle aree a cui essa è funzionalmente dedicata, ed in particolare verso la volta celeste".

Per soleggiamento s'intende l'esposizione ai raggi solari ai quali un edificio è sottoposto, con il conseguente irraggiamento dei suoi ambienti interni. Le radiazioni solari compiono un'azione: psicologica sulla persona, fisiologica sull'organismo e antibatterica sulle superfici. Il soleggiamento è condizionato da tre fattori:

  1. latitudine, ovvero l'inclinazione con cui i raggi arrivano sulla Terra;

  2. stato dell'atmosfera, le condizioni meteorologiche;

  3. altitudine sul livello del mare.

Può essere di due tipi:

  • libero, dipendente dalla quantità di raggi solari a cui una struttura è esposta, dalla loro penetrazione e dagli effetti termici;

  • vincolato, il quale interessa le abitazioni cittadine, ed è caratterizzato da orientamento e dimensioni delle strade.

L'illuminazione è elemento fondamentale del microclima in quanto concorre al benessere degli ambienti di vita e di lavoro. La luce, infatti, ricopre un ruolo importante per vista, sfera psichica, azione antibatterica e antianemica.

 


Inquinamento luminoso nella pianura veneta. Tale fonte di i.l. disturba notevolmente le attività osservative degli Osservatori astrofisici sull'Altopiano di Asiago.

Tra i danni ambientali si possono elencare: difficoltà o perdita di orientamento negli animali (uccelli migratori, tartarughe marine, falene notturne), alterazione del fotoperiodo in alcune piante, alterazione dei ritmi circadiani nelle piante, animali ed uomo (ad esempio la produzione della melatonina viene bloccata già con bassissimi livelli di luce). Recentemente (2001) è stato scoperto un nuovo fotorecettore che non contribuisce al meccanismo della visione, ma regola il nostro orologio biologico. Il picco di sensibilità di questo sensore è nella parte blu dello spettro visibile. Per questo le lampade con una forte componente di questo colore (come i LED) sono quelle che possono alterare maggiormente i nostri ritmi circadiani. Le lampade che fanno meno danno da questo punto di vista sono quelle al sodio ad alta pressione e, ancora meno dannose, quelle a bassa pressione.

 


Gli effetti dell'inquinamento luminoso prodotto da un Centro Sportivo
 sulle case circostanti in Alessandria

Il danno culturale principale è dovuto alla sparizione del cielo stellato dai paesi più inquinati, cielo stellato che è stato da sempre fonte di ispirazione per la religione, la filosofia, la scienza e la cultura in genere.

Fra le scienze più danneggiate dalla sparizione del cielo stellato vi è senza dubbio l'astronomia sia amatoriale che professionale; un cielo troppo luminoso infatti limita fortemente l'efficienza dei telescopi ottici che devono sempre più spesso essere posizionati lontano da questa forma di inquinamento.

Il danno economico è dovuto principalmente allo spreco di energia elettrica impiegata per illuminare inutilmente zone che non andrebbero illuminate, come la volta celeste, le facciate degli edifici privati, i prati e i campi a lato delle strade o al centro delle rotatorie. Anche per questo motivo uno dei temi trainanti della lotta all'inquinamento luminoso è quello del risparmio energetico. La spesa energetica annua per illuminare l'ambiente notturno è dell'ordine del miliardo di euro, non contando le spese di manutenzione degli apparecchi, sostituzione delle lampade, installazione di nuovi impianti.

 

 

 

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La disciplina dell'inquinamento luminoso in Italia

 

Particolare dei fari che producono fasci di luce diretti al cielo sulle rive del fiume Tanaro, Alessandria, dicembre 2007. Questa è usualmente considerata come la più grave forma di inquinamento luminoso.

 

 

 

 

Alla data attuale la prevenzione dell'inquinamento luminoso non è regolamentata da una legge nazionale: benché essa sia stata più volte sottoposta al parlamento, non è mai giunta alla discussione in aula. Le singole regioni e la provincia autonoma di Trento hanno tuttavia promulgato testi normativi in materia, mentre la norma Uni 10819 disciplina la materia laddove non esista alcuna specifica più restrittiva.

 

 

 

 

 

 

 

 

 A seconda del regolamento tecnico richiamato i testi normativi possono essere classificati in:

  1. Disposizioni basate sulla norma Uni 10819: Valle d'Aosta, Basilicata, Piemonte. Nessuna disposizione di questo tipo è posteriore all'anno 2000.

  2. Disposizioni basate su specifiche più severe della norma Uni 10819: Toscana, Lazio, Campania, promulgate o modificate nelle forma definitiva tra il 1997 (Veneto, ora aggiornata come al punto seguente) ed il 2005.

  3. Disposizioni basate sul criterio "zero luce verso l'alto": fanno riferimento ai contenuti della Legge Regionale Lombardia 17/2000 e successive modifiche. Sono basate sul criterio per cui salvo poche e ben determinate eccezioni nessun corpo illuminante possa inviare luce al di sopra dell'orizzonte. Sono state promulgate da Lombardia, Emilia-Romagna, Friuli Venezia Giulia, Umbria, Marche, Abruzzo, Puglia, Sardegna, Liguria, Veneto e dalla provincia autonoma di Trento. Tutte le disposizioni successive al 2005 si basano su tali fondamenti. La regione Veneto, la prima ad essersi dotata di una legge per combattere l'inquinamento luminoso, ha adeguato la normativa nell'estate 2009 rendendola molto più efficace.


Nell'ottobre 2006 l'associazione dei produttori di apparecchi illuminotecnici (ASSIL) ha sottoscritto con l'International Dark Sky Association e l'Unione Astrofili Italiani un protocollo di intesa finalizzato a migliorare l'efficienza dell'illuminazione, definendo i criteri cui devono sottostare gli impianti di illuminazione ed i singoli punti luce a seconda del luogo di installazione (centri storici, territorio ordinario, zone sensibili all'inquinamento luminoso). Tale protocollo di intesa è il primo importante accordo firmato sia dai produttori che dagli astrofili. Tuttavia, è da sottolineare come tale accordo sia stato rifiutato in blocco da CieloBuio - coordinamento per la protezione del cielo notturno (l'associazione che ha promosso la LR17/00 Lombardia), che lo ritiene del tutto inadeguato nel contesto della lotta all'inquinamento luminoso.

 

Curiosità

Nel libro Marcovaldo ovvero Le stagioni in città di Italo Calvino (1963), il racconto Luna e gnac è basato su un problema di inquinamento luminoso che impedisce alla famiglia del protagonista di osservare le stelle dalla finestra della loro casa.

 

Esempio di inquinamento luminoso da una scritta pubblicitaria in località turistica (Castelrotto) in Alto Adige

 

 

 Voci correlate

 

Continua ...

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