MONTERANO

La storia e l'ambiente

Escursione all'interno della Riserva dove la storia si intreccia con la natura. Dai tempi dell'Eneide, gli Etruschi, i Romani, il Medioevo ed il Rinascimento.

Il sito della riserva: http://www.monteranoriserva.com/wp/?page_id=3

Un'avventurosa passeggiata nella riserva naturale di Monterano. A 50Km da Roma, presso Canale Monterano tra canions, boschi, fiumi, grotte, fenomeni tardo vulcanici, si arriva alla città morta. Qui l'operosità dell'uomo ed il genio del Bernini oggi sono magistralmente riconquistati dalla natura che ci offre uno spettacolo unico. Tra storia e natura è possibile ammirare un ambiente affascinante e misterioso.

Il percorso inizia dall'ingresso Cascata di Diosilla, una suggestiva alta cascata formata da un torrente di acqua ferrosa. Si segue il corso del torrente entrando nella rigogliosa vegetazione fluviale tra enormi massi di tufo crollati dalle alte pareti scavate dal torrente.

Si torna nella accecante luce viva in uno spiazzo privo di vegetazione nei pressi di antiche miniere di zolfo. Salendo per un ripido sentiero di origine etrusca, antico accesso alla città scomparsa si rimane stupiti dalla stretta gola dove le radici trasformate dei Lecci incidono profondamente il tufo depositato dal Vulcano. Quando il sentiero si apre ed il pendio diventa meno ripido, osserviamo sulla destra sepolture dell'età del neolitico. A fine sentiero arriviamo ad uno spiazzo erboso dove sulla destra si aprono grotte aperte sulla parete, un grande fontanile con acqua fresca e di fronte a noi le alte arcate dell'acquedotto medievale che alimentava la città di Monterano.

Si sale ancora seguendo un sentiero sulla sinistra entrando di nuovo nella vegetazione per arrivare sotto il castello dei signori Orsini e poi Altieri, edificato sopra la fortezza edificata da Giorgio Santacroce. Oltre agli antichi torrioni circolari, sulla facciata del Palazzo baronale una magnifica fontana asciutta, capolavoro di Gian Lorenzo Bernini che ha saputo sfruttare mirabilmente l'originale sperone tufaceo in una suggestiva fontana dove la zampa del Leone faceva sgorgare l'acqua, scuotendo una roccia con una zampa. L'originale del Leone si trova all'ingresso del comune di Canale Monterano.

Scendiamo lungo un dolce pendio oltrepassando una antica porta delle mura difensive, per aprire lo sguardo verso l'ampio altipiano con al centro altre due opere del Bernini; una copia della fontana ottagonale ed più avanti la semplice ma elegante facciata della bella chiesa di San Bonaventura dove sul retro restano i ruderi delle celle del Convento. Dalle foto si nota come era il piazzale prima e dopo il restauro con la nuova copia della fontana. L'originale della fontana è al centro della piazza del comune di Canale Monterano. Riferimenti: https://it.wikipedia.org/wiki/Monterano

Si scende attraversando una apertura non evidente nella vegetazione, per riprendere rapidamente l'antico sentiero sulla destra. Da questo punto occorre fare attenzione a non allontanarsi dal gruppo perché è facile entrare il tratti prima percorribili e che poi si chiudono nella vegetazione. Sulla sinistra un balcone naturale che si affaccia nell'ampia valle scavata dal fiume Mignone, meta per la nostra sosta per lo spuntino. Riprendiamo il cammino ed osserviamo sulla destra una parete dove sono depositati gli strati di ceneri e tufi depositati nelle varie epoche, centenarie e millenarie delle eruzioni del Vulcano Sabatino. Si esce dal bosco misto che termina con gli imponenti discendenti di castagni impiantati nel '500, per tornare di nuovo alla luce piena.

Sulla nostra destra una antica polla di acqua sulfurea, ora inattiva che ha scavato profondamente il terreno. In questa zona è facile trovare bovini o altri animali al pascolo e quindi è consigliabile tenere le braccia vicino al corpo ed bastoncini bassi, parlare con tono pacato; evitare di fissare lo sguardo degli animali e di camminare direttamente verso di loro. Arrivati al fiume, ci incamminiamo per un breve tratto molto sassoso fino ad una piccola penisola dove ci fermiamo per lo spuntino della giornata.

Terminato lo spuntino, per chi è curioso di conoscere altri luoghi suggesti della riserva, è possibile risalire un breve tratto del Mignone per arrivare ai ruderi di una antica mola.

Sulla via del ritorno, seguendo un percorso lievemente diverso dall'andata risaliamo un suggestivo canalone immersi nella vegetazione e facciamo un'ultima breve sosta nell'area delle miniere per osservare alcune polle di acqua sulfurea.

Monterano è stato set di quasi un centinaio di film a partire dagli anni cinquanta, e ancora oggi arrivano le richieste d'uso, che vengono vagliate dall'ente gestore della Riserva

  1. Guardie e ladri (1951), di Mario Monicelli e Steno
  2. Ben-Hur (1959)
  3. Brancaleone alle crociate (1970), di Mario Monicelli
  4. Il marchese del Grillo (1981) di Mario Monicelli
  5. Dèmoni (1985) di Lamberto Bava
  6. La visione del sabba (1988) di Marco Bellocchio
  7. I misteri della città eterna (Mad Production, Luglio 2005)
  8. Il figlio (cortometraggio a cura del Centro sperimentale di cinematografia, luglio 2005)
  9. Arrivederci amore, ciao (Studio Urania dicembre 2005),
  10. La freccia nera (miniserie televisiva) (Tevere film, gennaio 2006)
  11. Joe Petrosino (Clemi cinematografica, marzo 2006)
  12. Blueray (programma pilota di divulgazione scientifica-CICAP Italia, maggio 2006)
  13. Sulle ali della pace (Ass.ne culturale la tribù dell'arte, giugno 2006)
  14. Le tre rose di Eva 3 (RTI 2014)

Le nostre visite

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MONTERANO 2007
(foto da Anna Pigliautile)

         
       

Appuntamento ore 8,30 alla fermata Metro Rebibbia (da confermare)

Anna PIGLIAUTILE Tel. 3495563373
Fabio PIFERI Tel. 3479002912


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