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Auriga (Cocchiere)

Situata tra le costellazioni di Perseo e dell’Orsa Maggiore, l’Auriga alle latitudini temperate settentrionali é parzialmente circumpolare, ma la stagione più adatta alla sua osservazione é l’inverno. La sua stella più luminosa, Capella, é una delle più splendenti del cielo, e sono molte le stelle interessanti per gli astrofili, anche se nessuna può competere con Capella per splendore. Le tre nebulae più rilevanti dell’Auriga sono stati tutte scoperte dall’astronomo siciliano Giovan Battista Hodierna a metà del XVII secolo.

 

L’Auriga divide i suoi confini: a nord con la Giraffa, ad ovest con Perseo, a sud con il Toro e i Gemelli, ad est con la Lince. La particolare conformazione dei confini orientali però fa sì che in realtà la Lince si trovi anche a nord di alcune regioni dell’Auriga. La costellazione culmina a dicembre.

(Immagine tratta da Skymap Pro Ver. 7 Demo)

 

Nel mito greco l’Auriga é di solito identificato con Fetonte, figlio del dio del Sole Helios (Febo o Apollo, dal V sec. a. C. circa in poi) e di Clymene. Desideroso di avere la conferma di essere effettivamente figlio del dio del Sole, Fetonte affrontò il dio che, per provare la propria paternità, gli promise che gli avrebbe concesso qualunque cosa egli avesse chiesto. Fetonte gli chiese di permettergli di condurre il carro del Sole attraverso il cielo per un solo giorno. Helios si rammaricò della propria promessa, tentò a lungo e insistentemente di dissuadere il figlio: ma una promessa é una promessa, e alla fine dovette cedere. Fetonte scoprì ben presto che il carro del Sole era molto più difficile da guidare di quanto non potesse immaginare. I cavalli si accorsero subito che la mano dell’Auriga non era la solita, e cambiarono direzione nel cielo. Egli perse del tutto il controllo. Il carro sfiorò la Terra e s’inoltrò nel lontano nord, causando tali sconquassi da costringere Zeus a scagliargli contro un fulmine. Così Fetonte restò ucciso, e precipitò nel fiume Eridano.

Ma non é questa l’unica leggenda associata alla costellazione dell’Auriga: lo stesso nome della sua stella più splendente, Capella (che in latino vuol dire capretta) fa riferimento ad un uomo che tiene in braccio una capretta. Questa storia é stata associata con Amaltea, una delle figlie di Melisso, re di Creta, che insieme alla sorella Melissa nutrì Zeus durante la sua infanzia con latte di capra

 

 

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